Tutti gli articoli di Pasquale De Rose

Arduino Day 2017: Call For Projects

Come ogni anno noi dell’HackLab Cosenza riproporremo l’evento che più ci carattezza dal punto di vista elettronico:  l’Arduino Day.

Con la data confermata di Martedì 4 Aprile, siamo pronti non solo ad invitarvi all’edizione 2017 ma anche a rendervi parte integrante dell’evento.

Avete voglia di esporre il vostro progetto su base Arduino o le altre board di prototipazione rapida low-cost al pubblico del prossimo Arduino Day? Per quello di quest’anno abbiamo apriremo i nostri banchetti espositivi a chiunque voglia proporre i propri prototipi Arduino.

Non serve nulla di ipercomplesso, l’idea dietro la giornata è quella di radunare appassionati di elettronica ad informatica e far conoscere la progettazione elettronica alla portata di tutti!

Compilando questo modulo potrai prenotare un tuo spazio presso i banchetti che allestiremo e partecipare all’organizzazione dell’evento.

Il Ritardato Report Sulla Global Game Jam

Quest’anno, nella sua prima edizione, i ragazzi del gruppo organizzatore della Global Game Jam e gli amici del TAG hanno saputo coinvolgerci in questa pazza ed scalmanata gara di resistenza e noi dell’HLCS ci siamo divertiti un mondo!

Prima di partire (in ritardo) col nostro report ecco, nelle parole del nostro Antonio, una breve spiegazione di cos’è la GGJ:

La Global Game Jam è incastonata in un mondo sempre più aperto al media videoludici. L’evento è stato creato da Susan Oro, Ian Schreiber e Gorm Lai nel 2009, e prende come modello altre competizioni simili come ad esempio la Nordic Game Jam e la Ludum Dare.
Lo scopo di questo tipo di evento è quello di riunire gli appassionati di videogiochi per condividere del tempo insieme e stimolando per certi versi anche la creatività.
Nell’evento i partecipanti si cimentano nella progettazione in sole 48 ore di un videogame o di un gioco da tavolo attinente al tema assegnato.

A differenza di quello che si potrebbe pensare l’evento non nasce con lo scopo di creare agonismo tra i gruppi di giovani.
Si cerca di unire e creare nuovi legami e proprio per questo non ci sono particolari premi per i vincitori, si tratta più che altro di piccoli premi simbolici.

Ogni anno la curiosità riguardante il tema da trattare nella creazione del videogioco è alta e non è possibile avere delle anticipazioni, i concorrenti non sanno nulla fino alla partenza della maratona.
Andando ad analizzare i temi trattati nelle annate precedenti possiamo notare che sono tutti molto interessanti e coinvolgenti, lasciando la possibilità ai ragazzi di utilizzare al meglio la loro fantasia (ma senza andare off topic). Ad esempio quella scorsa edizione era il “ritual”.
Un altro ruolo fondamentale è quello dei “diversificatori” che permettono ai partecipanti di organizzare il lavoro in maniera originale.

Le ore di riposo sono limitate e il lavoro è molto per questo i partecipanti devono assicurarsi di riposare quel  tanto che basta per riprendere il lavoro dove lo si era lasciato in precedenza mentre i più coraggiosi adottano il metodo del sonno polifasico detto anche “pennichella”. Ovviamente non sono da sottovalutare gli altri aspetti al di fuori del riposo tra cui : la nutrizione e il benessere del partecipante.
Per affrontare al meglio le 48 ore di duro ed estenuante lavoro i partecipanti solitamente si affidano al consumo di bevande energetiche come per esempio le varie tipologie di Red Bull o il caffè, senza cercare di farne un abuso, mentre altri si limitano semplicemente a continuare imperterriti alla programmazione del videogioco.

E ora passiamo al report, che tanto report non è.
Per cercare di non dimenticarci di nulla ogni partecipante ha scritto un mini report su come ha vissuto questa esperienza.

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UrbanLabs, hackerando a qualche chilometro di distanza

Uno dei principali obiettivi del nostro HackLab è quello di creare e fare rete senza tener conto delle distanze che intercorrono con i potenziali partner.
Per questo motivo giovedì 26 gennaio io, Vincenzo e Romano siamo partiti alla volta di Taranto per conoscere gli UrbanLabs, un nascente fablab fondato dai nostri amici che in passato hanno organizzato con successo uno dei primi mini-makerfaire della nostra zona.

Partiti con un po’ di ritardo siamo arrivati li in tempo per la presentazione, durante la quale sono stati delineati i due aspetti principali di questa organizzazione: da una parte troviamo il fablab e dall’altra l’incubatore di startup.
Il fablab è il fulcro del progetto che darà ai suoi abitanti nuove conoscenze permettendo a questi di mettere in pratica quello che hanno imparato attraverso gli strumenti e i macchinari che la sede ha a disposizione, mentre l’incubatore vuole essere un modo per le aziende per avvicinarsi a dei makers forgiati all’interno di un vero laboratorio.
L’intera spiegazione è stata pacchettizzata in un talk leggero ed estremamente esplicativo.

Nel corso della presentazione si sono fatte largo le due personalità che condurranno le attività del laboratorio.

Come principale mente dietro il laboratorio troviamo Mirko Calabrese aka Dave Null un Hacker di vecchia scuola che con le regole, le robe tiratine e le formalità  non va per niente d’accordo.
Lui è la figura che dovrebbe essere presente in ogni Hacklab, fablab o qualsiasi team di smanettoni che si rispetti.
Non siamo colletti bianchi per cui il “pensare fuori dagli schemi” è una caratteristica essenziale per un ottimo maker.

Dall’altra parte invece troviamo Aldo Chetry la parte attenta e razionale del duo.
Lui gestirà la parte della comunicazione con le aziende e la pianificazione a lungo termine delle attività.

Entrambi hanno rappresentato il volto della stessa medaglia: da una parte l’energia di Mirko dall’altra la componente razionale di Aldo.
Paragonando il tutto al gioco della corda, questa per rimanere all’altezza giusta deve essere tirata da entrambi i lati da forze opposte e contrastanti cosa che Mirko e Aldo fanno alla grande.

Infine non si può non parlare dell’accoglienza che è stata pressoché perfetta.
Chiudo questo post con i migliori auguri e con la sicurezza che gli UrbanLabs diventeranno una figura di riferimento per il making nel tarantino.

Per chi volesse conoscere meglio i progetti e le persone può partecipare al loro animato forum, anche da remoto come stiamo facendo noi di Hacklab Cosenza :)

Global Game Jam 2017 Cosenza

Il natale porta nel cuore delle persone un senso di sicurezza,  pace e  tranquillità e tu rincuorato da questi fattori te ne starai seduto sul divano a leggere questo articolo.

Svegliati!

Natale è finito ed è arrivato il momento di dimostrare di che pasta sei fatto!


Hacklab Cosenza è lieta di annunciare che quest’anno la Global Game Jam, grazie all’impegno del Talent Garden Cosenza, si terrà anche qui a Cosenza e vedrà programmatori, designers, grafici e musicisti, provenienti da tutto il territorio, sfidarsi nell’arena che premierà i coraggiosi partecipanti per il miglior gioco.

L’evento, che si terrà dal 20 al 22 Gennaio presso la sede del TAG Cosenza , vedrà le squadre impegnate in una 48 ore non-stop di sviluppo su un tema che verrà fornito e sul quale dovranno cimentarsi al meglio per creare il proprio titolo in modo che conquistare i dovuti apprezzamenti della giuria.

Pensi di non essere all’altezza del compito?
Sbagliato!

Iscrivendoti alla competizione e specificando le tue aree di conoscienza aiuterai gli organizzatori dell’evento a formare al meglio il gruppo di cui farai parte.

Affrettati!
Hai tempo fino a martedì 10 Gennaio per iscriverti e assicurarti la tua partecipazione.

Per info:
– Sito della Global Game Jam Cosenza
– Mail per info
– Sito del Talent Garden Cosenza

Lubit 3: Dalle Origini ad Oggi

lubit-logoOrmai sono passati più di 3 mesi da quando Luigi,‭ ‬uno dei due principali sviluppatori di Lubit ha coinvolto l’HLCS (e da un mese tirando dentro anche me,‭ ‬Pasquale De Rose, e Antonio Fortino) nello sviluppo di Lubit,‭ ‬e ora ‬mi trovo a parlare di questa piccola grande distro. Ironia della sorte, visto che sono mesi che uso Lubit,‭ ‬più precisamente da questo Natale quando per necessità ho dovuto acquistare un Asus eeepc per l’università.

La mia scelta,‭ ‬dopo una lunga ricerca è ricaduta su questa distro,‭ ‬derivata dal lavoro e dalla passione di Luigi Iannoccaro e di Massimo Testa. Le recensioni ne parlavano molto bene e sopratutto volevo provare qualcosa che fosse fatto qui in Italia,‭ ‬e sottolineo qui in Italia,‭ ‬perché essendomi soffermato solo sul lato tecnico non avevo notato che in fondo lo sviluppo era partito non molto lontano da casa mia.

Pensate che sono stato arruolato nelle file dell’HLCS proprio grazie ad Antonio Fortino e a Luca Fiorenza che avevano intravisto sul mio desktop il pipistrello di Lubit‭ ‬2. Dopo questo piccolo scorcio della mia personale esperienza diamo un’occhiata più precisa a Lubit e a tutto quello che gira attorno ad essa.

Uno sguardo attento a Lubit

Lubit è distro linux basata su Ubuntu che cerca di essere il più possibile leggera e funzionale,‭ ‬rendendola adatta non solo per chi vuole un computer veloce e performante ma anche per tutte quelle macchine piuttosto datate che ormai non sono più adatte a far girare sistemi operativi più impegnativi.

Lubit si avvale dell’accoppiata di Openbox come window manager e Tint2‭ ‬come barra delle applicazioni,‭ ‬grazie a questi due strumenti riesce a mantenere il consumo della ram sui‭ ‬100mb e i processi della CPU al minimo,‭ ‬riuscendo così ad essere anche più leggera di altre alternative più famose come Lubuntu o Xubuntu. In più la distro è corredata dai software più leggeri sulla piazza,‭ ‬ad esempio Thunar come file manager,‭ ‬Gnome Mplayer per la riproduzione di filmati,‭ ‬Firefox come browser,‭ ‬Leafpad come editor di testi e in fine Conky che da al tutto un aspetto molto più gradevole.

OpenBox il pezzo forte della distro

Il pezzo forte della distro è appunto il window manager,‭ ‬OpenBox. Come anche si può intuire dal nome OpenBox è un window manager aperto e sopratutto leggerissimo,‭ ‬infatti non c’è quasi nulla che non possa essere personalizzato o modificato. Però essendo minimale non è spesso l’alternativa più valida per chi magari vuole avere qualcosa che a primo impatto sia user-friendly.

Fortunatamente questo aspetto viene quasi del tutto eliminato,‭ ‬infatti parte del lavoro è stato personalizzare questo menu in modo da dare un approccio pragmatico anche a chi magari non vuole scendere troppo nell’aspetto tecnico.

Le novità di Lubit 3

Sono veramente molti gli aspetti migliorati in questa versione. Si basa su Ubuntu‭ ‬14.04‭ ‬LTS e sul kernel Linux‭ ‬3.13.0‭ ‬e rimane ancora temporaneamente un esclusiva per i processori x86.

In questa relase abbiamo cercato di ottimizzare la distro al massimo,‭ ‬parte dei programmi 2che sono presenti in Lubit‭ ‬2‭ ‬sono stati sostituiti con altri più leggeri o funzionali. La grafica oscura e cupa della scorsa versione è stata sostituita a favore di una più chiara e luminosa. Molte sono state le modifiche apportate a Conky,‭ ‬ora con nuove statistiche aggiunte e ridisegnato e adattato alla nuova grafica.

In più sono stati risolti alcuni bug che affliggevano Lubit‭ ‬2. Il tutto in questa terza versione risulta più stabile,‭ ‬veloce e funzionale,‭ ‬con un aspetto migliorato.

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Il Rilascio di Lubit‭ ‬3‭ ‬e la presentazione ufficiale

Il rilascio della nuova versione avverrà questo martedì‭ ‬6‭ ‬Maggio sulla pagina SourceForge del progetto Lubit.

In più è previsto per il‭ ‬3‭ ‬Giugno un talk di Massimo e Luigi che si terra qui all’Unical. A breve pubblicheremo la locandina dell’evento,‭ ‬quindi per maggiori info vi invito a seguire il nostro sito o il blog del progetto.‭

Gli Amici Di Lubit e le altre novità

Ormai è quasi un anno da quando il team si è costituito e da quando Lubit‭ ‬1.6‭ ‬è stata rilasciata,‭ ‬da lì le cose sono molte migliorate.‭ ‬Non solo sono aumentati gli utenti e i volenterosi che danno il loro contributo alla distro ma sta per nascere Gli Amici di Lubit. Grazie all’entusiasmo di Luigi,‭ ‬di Elio e di Eugenio Iannoccaro l’associazione si prefigge di diffondere le conoscenze sul software libero porta a porta dando la possibilità anche a chi non è pratico con l’informatica di conoscere ed apprezzare il software libero.

La neonata associazione però vanta già di ben undici membri pronti a mettersi in gioco nel dare alla Calabria quella spinta verso l’open source,‭ ‬ma anche più generalmente verso il progresso informatico. Un approccio quindi diverso e sicuramente molto diretto e amichevole rispetto ai canonici mezzi di comunicazione. In più da parte nostra in HLCS daremo,‭ ‬oltre a tutto il nostro supporto tecnico, anche uno spazio sui nostri server per un nuovo sito e per i repository.

Che dire,‭ ‬il mondo di Lubit è piccolo forse ancora acerbo,‭ ‬ma con un cuore attivo e pulsante. Tutto questo non va visto come il classico progetto mandato avanti dalla azienda X con obbiettivi già distinti e ben prefissati che magari alla fine non prendono nemmeno piede. Credo che lo sviluppo abbia qualcosa che non si vede più al giorno d’oggi,‭ ‬un po’ vintage,‭ ‬come nel ventennio che partiva dagli anni settanta,‭ ‬quando il vero fulcro dello sviluppo su computer veniva portato avanti nei garage,‭ ‬da amici,‭ ‬con pochissimi mezzi ma con veramente tanta,‭ ‬tanta passione.

Noi dell’Hlcs vogliamo credere e aiutare a portare avanti questo progetto. Vi consiglio caldamente di provare Lubit,‭ ‬e magari anche di contribuire nello sviluppo. Non servono grandi conoscenze di Linux o di informatica,‭ ‬anche la più piccola segnalazione di un bug è importante per lo sviluppo.

Happy Hacking‭!