Hacklab X – Anno 2, Numero 4

2a2246e_250Notiziario proteico in pillole finalizzato alla stimolazione linfatica dei membri dell’Hacklab di Cosenza ideato, scritto e diretto da Fiorentino Sarro. Il notiziario è inviato in copia al Talent Garden di Cosenza,  a Startup Calabria e all’Industria Italiana del Software Libero.

Perché HackLab X adora il PHP

Ci fa piacere che la statistica confermi la forza di PHP e che siti autorevoli ne tessano le lodi. Da tempo promuoviamo questo linguaggio per una serie di ragioni sensate e strutturali. Compatibilissimo con HTML e Javascript, è ampiamente documentato ed esiste codice a iosa. Un ottimo linguaggio per una programmazione trasversale e a portata di ogni mente e di ogni tasca. Non vi aspettate un giudizio tecnico da parte nostra in quanto il tutto è ampiamente spiegato in questo articolo e documentato con dei numeri assai interessanti.


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Obama selfie expert

Segnalato da >> Marco Lombardo

Ecco un video da godersi fino in fondo. A quanto pare la comunicazione semi seria porta grandi vantaggi in termini di audience politica e non solo. Se pensiamo che certe volte ci vergognamo anche della nostra ombra, figuratevi a fare video così!!! Eppure Obama tanto più piace quanto più si comporta come una persona normale e autoironica. Guardatelo!

Anche le banche hanno scoperto il valore dell’open source

Segnalato da >> Marco Lombardo

A quanto pare il modello open source sta davvero conquistando tutti. Investire su questo fronte porta senz’altro per gli innovatori solidi risultati, sia sul piano formativo che professionale. La cosa importante è documentare il proprio lavoro e cimentarsi in progetti strutturati e di largo respiro. Programmare come un ape che va di fiore in fiore non prepara per i grandi obiettivi. Valga per tutto questa affermazione:

“Ai miei colleghi di altre aziende consiglio – conclude Messina – di non avere remore ad analizzare seriamente il mondo open source, ma di ricordarsi che questo non è tutto uguale. L’approccio giusto dovrebbe passare attraverso una maturazione culturale nell’uso di questi strumenti che, come tutti, vanno trattati con cautela e applicati dove ha più senso. Devono essere inoltre effettuate attente valutazioni e scouting che tengano in considerazione tutti gli aspetti di una corretta introduzione della soluzione e non solamente quelli tecnici”.

Food >> Expo >> Technology

E’ bello vedere il brand del nostro amato Talent Garden legato a questo straordinario evento che prelude all’Expo e alle opportunità offerte dall’innovazione in ambito food. Chissà quante opportunità potremmo cogliere anche noi in Calabria dove a food tutto sommato non siamo messi male. Sarebbe figo fare un brain storming sul food in coincidenza di questo Evento proprio al TAG ispirandoci a questo format. Potremmo impostarlo come una sorta di gemellaggio tematico da sperimentare. Pensiamoci su. Attendiamo feedback.

Il caso Arduino

Il progetto Arduino continua a crescere e così i numeri del settore open hardware che esso ha inaugurato. La registrazione del marchio, però, non è bastata a tutelare i fondatori e gli ideatori. Quindi, sta finendo a botte. Non sono scene belle da vedere, ma noi auguriamo lunga vita al mondo open e alla condivisione. L’importante almeno è dare a Cesare quello che è di Cesare. La convivenza pacifica tra open e closed sarà senz’altro una delle battaglie più avvincenti dei prossimi anni. Noi stiamo dalla parte di un mixed model.


Hacklab X Project – Number One

Sarebbe bellissimo implementare questo gioco. Una sfida non da poco e non solo intellettuale, insomma una sfida da veri innovatori. Luca Guido è un mio caro amico e figlio del notissimo Architetto calabrese Marcello Guido. Credo ne verrebbe una bella partnership, tanta visibilità e chissà quanto altro. Qualcuno interessato a raccogliere la sfida? Parliamone.

In questo numero due contributi di Stefanauss.

Privacy, open source e sostenibilità. Si può fare?

Autore >> Stefanauss

Se lo chiede Matthew Green, professore ordinario e ricercatore sulla crittografia alla John Hopkins ma da anni attento all’impatto pratico della crittografia nelle vite digitali di tutti i giorni. Lo spunto è quanto accaduto in questi giorni a Werner Koch, lo sviluppatore di GPG (Gnu Privacy Guard), l’implementazione open source della crittografia a chiave pubblica PGP e uno dei pochi sistemi di sicurezza che nemmeno la NSA riesce ad aggirare.
Koch, che lavora volontariamente su software open source quando con le sue competenze potrebbe facilmente trovare un lavoro superpagato presso qualsiasi software house proprietaria, era sul punto di mollare lo sviluppo a causa della mancanza di fondi. Come misura disperata, ha lanciato una campagna di donazioni che, grazie alla viralità social e ad un ottimo articolo, ha raccolto 200mila € in pochi giorni. Il progetto GPG si è così assicurato risorse per un bel po’, ma fino a quando? Cosa accadrà quando questi fondi finiranno? Il progetto GPG non è certo l’unico software open source con una netta discrepanza tra le (poche) risorse a disposizione e il suo ruolo (fondamentale) nell’ecosistema della sicurezza.
Nel suo articolo Green analizza quali sono, allo stato attuale, le modalità con cui vengono finanziati i progetti open source nel campo di sicurezza, crittografia, privacy e anonimato, evidenziandone casistiche, accessibilità e sostenibilità di ciascuno. Cosa più unica che rara, conclude proponendo una possibile strada che attacchi organicamente il problema.
Pezzo consigliato soprattutto perché il problema interessa un po’ tutto il software open source che non gode, per svariate ragioni, di un’ampia comunità di sviluppatori e sono portati avanti da indies.

Europa e Mercato Unico Digitale: riprovare più tardi

Autore >> Stefanauss

Ecco un’articolo che analizza attraverso esempi concreti come la legislazione europea impedisca quasi complete innovazione ed economie di scala su un mercato digitale omogeneo e diretto a tutti i cittadini dell’Unione. Il confronto con gli USA è impietoso e si applica ad ogni aspetto: startup, Internet, copyright, informazione.

Great design

Stampa 3D

Segnalato da Sergio Rochira

Raspberry corner

Docker corner

Great code

Estremismi digitali

Tips and Tricks

Hot jobs

Divertissement

Great social

Leggi gli altri numeri di Hacklab X sul sito dell’Hacklab di Cosenza.

Siamo in cerca di collaboratori. Chi è interessato può contattare direttamente Fiorentino Sarro.

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