Cari Hackers,
forse non tutti sanno che uno dei soci fondatori dell’Hacklab vive da diversi anni all’estero, lavorando per diverse multinazionali sempre con lo spirito da hacker, con l’idea della condivisione in testa e un pallino per il riciclo e il risparmio in un’ottica molto “Juugaad“. Dovendo lui dismettere una intera sala server siamo andati a prenderci ciò che era ancora utilizzabile per i nostri scopi. Faccio qui un breve resoconto del viaggio a Dublino.
Siamo andati io, Luigi Musk ed Ettore, partiti martedì mattina e rientrati giovedì a tarda notte della scorsa settimana.
Il viaggio è andato nel complesso abbastanza bene, senza grossi intoppi, anche se con qualche piccolo imprevisto (tipo: abbiamo scordato in sala server due caricabatterie di cellulari, 2 powerbank e due adatattori elettrici. Risultato cellulari scarichi e zero possibilità di ricarica..), Cosenza-Ciampino in auto e poi Ryanair per Dublino.
Arrivati a notte fonda all’ostello (una bettola incredibile ma 11 €/notte hanno fatto risparmiare bei soldi all’associazione) siamo andati la mattina dopo alla sala server, dopo un viaggio di 1h in tram.
Ci siamo rimboccati le maniche e in una intera giornata abbiamo smontato TUTTA la sala, o meglio … quello che siamo riusciti a smontare! Il fatto di essere andati in tre ha aiutato tanto, perchè abbiamo fatto due squadre e siamo andati in parallelo!
Risultato: 3 pallet fatti per un totale di 1,5 tonnellate di merce preziosissima e un fiume di lacrime nel lasciare lì una serie di altre cosette che potevano essere salvate. Due pallet nostri e uno dell’amico Ciccio.
I pallet sono in arrivo all’Hacklab tra pochi giorni, se non ci sono intoppi.
E’ stata un’esperienza fantastica innanzitutto perchè abbiamo condiviso con Ettore e Musk tre giorni molto molto intensi, riuscendo anche a brindare all’hacklab con una vera Guinness in un vero Irish pub, davanti a un caminetto acceso :)
Poi abbiamo visto dal vivo una server farm “seria”. Di fianco alla nostra, ad esempio, c’era quella di LinkedIn, ma tutto intorno c’erano i maggiori nomi dell’ICT mondiale.
Ora non ci resta che rimboccarci tutti insieme le maniche per sfruttare al meglio l’opportunità che abbiamo. Possiamo farci tanto con queste macchine, sta a noi tradurre le idee in realtà.
Happy Hacking!
Vincenzo
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