Uno dei principali obiettivi del nostro HackLab è quello di creare e fare rete senza tener conto delle distanze che intercorrono con i potenziali partner.
Per questo motivo giovedì 26 gennaio io, Vincenzo e Romano siamo partiti alla volta di Taranto per conoscere gli UrbanLabs, un nascente fablab fondato dai nostri amici che in passato hanno organizzato con successo uno dei primi mini-makerfaire della nostra zona.
Partiti con un po’ di ritardo siamo arrivati li in tempo per la presentazione, durante la quale sono stati delineati i due aspetti principali di questa organizzazione: da una parte troviamo il fablab e dall’altra l’incubatore di startup.
Il fablab è il fulcro del progetto che darà ai suoi abitanti nuove conoscenze permettendo a questi di mettere in pratica quello che hanno imparato attraverso gli strumenti e i macchinari che la sede ha a disposizione, mentre l’incubatore vuole essere un modo per le aziende per avvicinarsi a dei makers forgiati all’interno di un vero laboratorio.
L’intera spiegazione è stata pacchettizzata in un talk leggero ed estremamente esplicativo.
Nel corso della presentazione si sono fatte largo le due personalità che condurranno le attività del laboratorio.
Come principale mente dietro il laboratorio troviamo Mirko Calabrese aka Dave Null un Hacker di vecchia scuola che con le regole, le robe tiratine e le formalità non va per niente d’accordo.
Lui è la figura che dovrebbe essere presente in ogni Hacklab, fablab o qualsiasi team di smanettoni che si rispetti.
Non siamo colletti bianchi per cui il “pensare fuori dagli schemi” è una caratteristica essenziale per un ottimo maker.
Dall’altra parte invece troviamo Aldo Chetry la parte attenta e razionale del duo.
Lui gestirà la parte della comunicazione con le aziende e la pianificazione a lungo termine delle attività.
Entrambi hanno rappresentato il volto della stessa medaglia: da una parte l’energia di Mirko dall’altra la componente razionale di Aldo.
Paragonando il tutto al gioco della corda, questa per rimanere all’altezza giusta deve essere tirata da entrambi i lati da forze opposte e contrastanti cosa che Mirko e Aldo fanno alla grande.
Infine non si può non parlare dell’accoglienza che è stata pressoché perfetta.
Chiudo questo post con i migliori auguri e con la sicurezza che gli UrbanLabs diventeranno una figura di riferimento per il making nel tarantino.
Per chi volesse conoscere meglio i progetti e le persone può partecipare al loro animato forum, anche da remoto come stiamo facendo noi di Hacklab Cosenza :)