Quella che segue è la bozza di un progetto che mira a riunine in una rete wifi libera diversi soggetti, al fine di creare una infrastruttura di comunicazione aperta a tutti.
Rete libera WiFi a Maglia (Mesh)
CHE COSA E’ ?
Una rete distribuita a banda larga per una comunicazione libera e a basso costo di proprietà dei cittadini dove ognuno è fruitore ed erogatore allo stesso tempo del servizio con un rapporto diretto con tutta la rete costruita, la cosiddetta rete distribuita a maglia (mesh).
Ognuno è un nodo della rete che riceve e ritrasmette il segnale e l’unione di tutti questi nodi costituisce una rete di proprietà diffusa all’interno della quale far circolare una serie di servizi a basso costo o addirittura gratuiti. Tanti nodi interconnessi fra loro che comunicano e si scambiano dati ed informazioni ad alta velocità, senza uscire dalla rete, come una specie di grande rete intranet.
Oggi infatti anche per comunicare con il vicino di casa, se utilizziamo il computer dobbiamo connetterci alla rete internet con il nostro provider e rientrare per comunicare quindi con il computer del nostro vicino; con il telefono è la stessa cosa, collegandoci alla centralina telefonica più vicina per entrare, tramite doppino telefonico, nella casa del nostro vicino.
Ogni utente della rete dotato di smart phone potrà agganciarsi in qualunque punto del territorio coperto dal segnale, così come ogni pc portatile all’interno della rete. Le comunicazioni telefoniche potranno avvenire tramite voip consentendo un risparmio notevole e con risultati ottimi grazie all’ampiezza reale della banda: una rete così fatta ha una velocità reale di 8/11 mega sia in download che in upload.
Dal punto di vista ecologico e delle emissioni le reti a maglia che adottano dispositivi wireless hanno antenne da 20-30mW che servono più persone e consumano solo 6W di energia ad apparato; per dare un riferimento, i cellulari che teniamo in tasca vanno da 500 a 1500 mW. Per installare le antenne basta una semplice comunicazione al condominio perché l’installazione è libera e senza vincoli. L’impatto visivo è limitato e notevolmente inferiore ad una normale antenna o parabola. In piu’ rispetto al WiMax non c’è bisogno di acquistare le frequenze di trasmissione (esborso notevole) , o di scavare in tutta la citta’ per la fibra ottica specie in centri storici e zone difficilmente accessibili.
Una rete Libera
Una rete mesh WiFi libera, pubblica e condivisa è la messa in condivisione di risorse di proprietà di soggetti pubblici o privati come pubbliche amministrazioni, privati cittadini, associazioni, aziende. Ognuno è proprietario dei propri apparati e lo gestisce in autonomia, ma in sinergia con tutti gli altri in modo che dialoghino tra loro creando un’unica grande rete mesh.
L’utilizzo di tecnologie libere e Open Source permette a tutti di far dialogare i propri apparati (quasi sempre molto economici) con quelli di tutti gli altri, creando una infrastruttura libera, pubblica e condivisa.
Ogni soggetto, sia esso pubblico o privato ha interesse a mettere in condivisione i propri apparati, perchè quanto più è estesa e fitta la maglia di nodi, tanto più la rete sarà efficiente, performante ed affidabile, garantendo l’accesso a tutti, liberamente ed a costo pressochè nullo.
Il concetto fondamentale è la distinzione tra infrastruttura (rete) e servizi erogati su di essa: la rete deve essere pubblica e condivisa, i servizi restano privati. Ad esempio l’accesso a Internet è un servizio erogato utilizzando l’infrastruttura; qualora si utilizzano servizi di terze parti (ad esempio connessioni ADSL) tale servizio è sotto la responsabilità di chi lo eroga e può richiedere dei costi. Altro esempio è quello del cittadino che accede alla rete libera e può accedere a dei servizi accessibili liberamente, come il sito del Comune, o quello dell’Università. Ogni utente della rete può decidere di mettere in condivisione delle risorse sulla rete utilizzando propri pc, server o altri dispositivi; quindi aziende, PA, associazioni e aziende possono decidere cosa mettere in rete e come, ed eventualmente far pagare dei servizi.
Esiste già la tecnologia per una rete libera, pubblica e condivisa che consenta di realizzare un’unica infrastruttura a disposizione di tutti. Queste tecnologie sono Open Source, quindi non monopolizzabili da un singolo operatore. La rete diventa così un bene pubblico flessibile, estensibile, affidabile ed efficiente. Così come le strade, la rete gas, la rete ferroviaria, la rete WiFi cittadina diventa un bene pubblico su cui ognuno fornisce i propri servizi (gratuiti o a pagamento).
Perchè aderire?
Pubbliche amministrazioni: per fornire ai propri cittadini un servizio gratuito ad alto valore aggiunto. I cittadini possono accedere dal pc di casa o dal cellulare WiFi a tutti i servizi erogati sulla rete, in particolare quelli del comune (sito web, servizi ai cittadini, informazioni turistiche evolute che si avvantaggiano della banda larghissima, etc). La pubblica amministrazione può anche eventualmente decidere di fornire un accesso gratui a Internet, previa autenticazione, come fanno tante PA, quale ad esempio la Provincia di Roma.
Associazioni: per creare una rete di comunicazione tra cittadini al fine di perseguire gli scopi sociali, creare aggregazione, dialogo, informazione culturale; l’associazione può erogare servizi ai propri soci attraverso la rete ed anche fornire accesso ad Internet (sempre in modo autenticato e sotto la propria responsabilità).
Aziende: le piccole aziende non hanno risorse per creare una infrastruttura WiFi e possono quindi aderire alla rete pubblica piazzando un numero relativamente piccolo di apparati, ma potendo raggiungere tutta la popolazione. Possono essere interessate le aziende locali che forniscono accesso ad Internet, ma anche locali, pub, pizzerie e negozi che possono entrare in rete e far si che il loro locali siano punti di accesso alla rete. Creata l’infrastruttura pubblica e la base di utenti, poi è lasciata alle imprese la libertà di inventare servizi ed erogarli.
Singoli cittadini: ognuno è libero di prendere un apparato WiFi e agganciarsi alla rete WiFi, facendola crescere. Ognuno è responsabile del proprio nodo, può decidere di accenderlo o spegnerlo, di condividere i propri file o meno. Entrare singolarmente richiede un minimo di conoscenza tecnica, ma la nascita di una o più cooperative e di associazioni possono cercamente favorire lo sviluppo della rete.
confesso che ignoravo l’esistenza delle reti “mesh”…..come aderire e come installarla?….è possibile in ogni luogo, anche in campagna?
Ciao Nicola,
l’articolo è vecchio e per fortuna siamo andati molto avanti!
Se sei in Calabria puoi seguirci o in mailing list: http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/calabria
o sul sito apposito: http://calabria.ninux.org/
Il primo passo che puoi fare, se non l’hai già fatto, è aggiungere il tuo “nodo potenziale” sulla mappa http://map.ninux.org/
Il secondo è fare delle foto panoramiche dal tuo balcone, o meglio ancora dal tetto, per capire cosa vedi.
In ogni caso ci puoi raggiungere a Cosenza, al cubo 22B dell’Unical, ogni martedì sera dalle 19.00 alle 23.00, oppure contattare i ragazzi di RC o CZ per un incontro.
Benvenuto tra noi!
Dove posso trovare antenna WiFi col router per configurare una rete MESH sono a. seicento km da voi grazie per la risposta e vi auguro una buona giornata
ciao, sarei interessato a far parte della vostra rete, mi trovo in strada Grassoni, 10 Castagneto Po. Nel nostro territorio c’è la rete di Senza Fili Sanza Confini, ma attualmente non riescono a connettermi. Vorrei sapere se voi siete in grado.
grazie
Distinti saluti
P.Marinacci
Ciao Pierluigi,
noi facciamo parte della rete Ninux, una rete wireless comunitaria italiana che è presente con diversi gruppi sparsi per tutta Italia.
Se ti interessa il tipo di rete che facciamo, prova a contattare il gruppo Ninux di Torino
Tieni presente però che le reti Ninux non hanno come obbiettivo quello di fornire connettività internet (hanno altri obbiettivi). Informati un po’ sul wiki ninux.org per capire se il tipo di rete che facciamo si addice ai tuoi interessi.