Proseguiamo con la serie di brevi post che riassumono tutte le attività intraprese o portate avanti in questo anno di Hacklab (che a noi piace ribattezzare “Anno Hackademico”).
Vuoi la rivoluzione dei makers avviata dall’italianissimo Arduino, vuoi per la nostra rinnovata passione per elettronica e robotica e le prime escursioni nella stampa 3D, il nostro desiderio da tempo latente di creare un ambiente di hacking multidisciplinare è tornato a galla più prepotente che mai questa Primavera. In Hacklab abbiamo sempre saputo che ci sono hacker in ogni campo, non solo per software e computer: gente che pensa all’avanguardia, che ricerca soluzioni brillanti a problemi interessanti esiste nell’economia, in chimica, nella fotografia, nella linguistica, quel-che-vi-viene-in-mente, gli hacker sono lì; persone che vedono modi di applicare la tecnologia in discipline non sospette, come Moda e Arte. Forse è spinti da questa forte consapevolezza che in neanche 2 mesi siamo riusciti a mettere il seme di questo ambiente, di questo hackerspace.
Con l’hackerspace vogliamo estendere l’HackLab oltre le solite discipline che lo vedono protagonista: networking, programmazione, sistemistica. Ma non solo.
Spesso gli hacker di ogni disciplina e le loro brillanti idee trovano abbastanza presto un ostacolo: non hanno accesso ad un ambiente che li prenda in considerazione, e di conseguenza all’attrezzatura necessaria per sviluppare la loro idea, spesso troppo costosa o difficile da procurarsi. Con l’hackerspace vogliamo creare un luogo che abbatta questa barriera, unendo una comunità basata sulla condivisione di skill e idee e sul loro sviluppo collaborativo, quale già è HLCS, ad uno spazio dotato di attrezzature accessibili a chiunque condivida questi principi. Vogliamo che l’hackerspace sia uno spazio comune dove tutti, a prescindere dalla loro disciplina, possano vedere le loro idee e le loro capacità
- svilupparsi: la collaborazione e input da altri hacker che condividono le stesse skill e mentalità, riuniti in uno stesso posto, è un’opportunità unica.
- diffondersi: l’hackerspace sarà un luogo di formazione, dove chiunque abbia una skill sarà incitato a trasferirla agli altri. Tutti insegnanti e alunni, contemporaneamente, sempre.
- realizzarsi: la parola d’ordine dell’hackerspace è prototipazione rapida, l’accorciamento drastico del processo che porta dall’idea ad un prodotto concreto (e da qui a raffinarlo, iterando il processo), saltando i tipici passaggi e le lentezze tipiche del tradizionale sviluppo industriale e mettendo direttamente a disposizione della comunità quanta più attrezzatura possibile.
Siamo partiti con un laboratorio di elettronica: strumenti, utensili, alimentatori, l’ABC insomma, ma anche RaspberryPi e Arduino. C’è ancora molto da procurarsi, ma quanto già raccolto è già qui e a disposizione per i progetti di tutti. Ci sono tante idee, ma al momento siamo limitati dai nostri spazi, che sono logisticamente piccoli e difficili. Le nostre scatole, prolunghe, mensole non sono però passate inosservate: a molti il nostro lavoro sta piacendo e speriamo presto di stringere collaborazioni che ci consentiranno di espanderci. Tanto e rapidamente.
Stay tuned for next hackademic year… :)